OnWine in Alta Langa – Ricette, Ospiti e Abbinamenti del Secondo Episodio

Dopo aver esplorato le bellezze dell’Irpinia, Il secondo episodio di OnWine ci porta nelle incantevoli colline dell’Alta Langa, un viaggio enogastronomico che delizia i sensi e arricchisce la conoscenza.

Ospite d’eccezione Paolo Rossino, direttore del Consorzio Alta Langa, che ci ha raccontato anche dello splendido “Terra” il calice progettato da Italdesign e realizzato dai maestri dell’arte del cristallo di Collevilca. Il direttore ci ha raccontato il significato e lo scopo della sua forma trilobata, dovuta sia al valore simbolico del numero tre per il consorzio – tre le province in cui vengono allevate le viti di Pinot Nero e Chardonnay con cui viene prodotto l’Alta Langa DOCG, trenta i mesi di affinamento e in più un richiamo alla nocciola trilobata, una delle perle del territorio – sia alla volontà di scoraggiare un comportamento che non ti sveleremo qui, perché vogliamo che lo scopra ascoltando il podcast.

L’Alta Langa DOCG: Un Vino di Carattere

L’Alta Langa DOCG, protagonista indiscusso dell’episodio, è esaltato in ogni suo aspetto. Paolo Rossino ci guida in un percorso di scoperta, illustrando le peculiarità di questo vino spumante prestigioso, che rappresenta l’eccellenza dell’enologia piemontese: un metodo classico, esclusivamente millesimato, dosaggio zero, che prevede un affinamento sui lieviti davvero importante (non meno di 30 mesi!)
Con il suo carattere distintivo e la sua eleganza, l’Alta Langa DOCG si afferma come un must per ogni appassionato di vini. Perfetta per i giorni di festa che si avvicinano e per chi vuole brindare con uno spumante di altissimo livello, fuori dai giri commerciali e più scontati.

A proposito: sai che proprio in Piemonte è stato prodotto il primo spumante metodo classico italiano agli inizi del 1800? Pare che siano stati i conti di Sambuy a dare inizio alla coltivazione di alcuni vitigni francesi – Pinot nero in particolare – per produrre vini spumanti sul modello di quelli della Champagne.

Uova al tartufo

la ricetta da abbinare a un calice di Alta Langa DOCG

Il viaggio continua con la scoperta di abbinamenti gastronomici raffinati e sorprendenti. La prima ricetta presentata è un classico piemontese: uova al tegamino con tartufo.

il tartufo

Il tartufo piemontese, gioiello della gastronomia italiana, è rinomato per il suo aroma inconfondibile e il suo gusto raffinato. Due varietà spiccano: il Tartufo Bianco d’Alba (Tuber Magnatum Pico) e il Tartufo Nero del Piemonte (Tuber Melanosporum). Il Tartufo Bianco, più pregiato, ha un profumo intenso e un sapore delicato che esalta piatti semplici come pasta, uova e risotti. Il Tartufo Nero, dal sapore più forte e terroso, è ideale in ricette al forno o in salsa. Questi tartufi, raccolti nei boschi piemontesi, sono celebri per la loro qualità eccezionale, rendendo il Piemonte una destinazione ambita per gli amanti della cucina di alta qualità.

Ingredienti e preparazione

Ingredienti per 4 persone:
8 uova
burro
tartufo bianco (secondo i gusti)
sale

Sciogliere il burro in un padellino, rompere le uova e cuocerle senza coprire finché l’albume è bianco e sodo, ma il tuorlo è ancora fondente. Impiattarle, salare leggermente il tuorlo e grattugiare il tartufo bianco. Il consiglio è di preparare due uova alla volta, così sarà più facile impiattarle senza romperle.
Questo piatto, con la sua ricchezza di sapori e aromi terrosi, si sposa perfettamente con la freschezza e la vivacità dell’Alta Langa, creando un connubio memorabile.

Piadina Romagnola:

La ricetta di Paolo Nigro

Paolo Nigro è l’host di Conrad Podcast e ci ha proposto lo spunto per il secondo abbinamento. Una sfida meno facile di quello che si potrebbe credere per Tommaso: infatti Paolo ha farcito la sua piadina con alcune eccellenze della sua terra, che però non sono proprio semplicissime per quanto riguarda quella ricerca di un equilibrio armonioso che regola gli abbinamenti cibo vino. Ecco quali (1 porzione):

50g Prosciutto crudo stagionato 36 mesi
10g Rucola
50g Formaggio di fossa
1 Piadina

Prepararla è talmente semplice che abbiamo preferito aggiungere qualche informazione su uno degli ingredienti principali:

il formaggio di fossa

Il Formaggio di Fossa, una prelibatezza unica dell’Emilia-Romagna e delle Marche, deve il suo nome alla tecnica di stagionatura in fosse scavate nel tufo o nella sabbia. Originario di Sogliano al Rubicone e Talamello, questo formaggio subisce un processo di affinamento di circa tre mesi nelle fosse, acquisendo un gusto intenso e leggermente piccante. Tradizionalmente, le fosse vengono sigillate a fine agosto e riaperte in novembre, in occasione di “S. Caterina”. Il Formaggio di Fossa è versatile in cucina: eccellente da solo, si abbina bene con miele, mostarde e vini robusti, ed è un ingrediente raffinato per risotti e paste.

Come se l’è cavata Tommaso? Ovviamente alla grande!
Ha deciso di portarci in viaggio nella nostra penisola e ha selezionato non uno, ma ben quattro rosati per accompagnare questo piatto: Chiaretto del Garda, Cerasuolo d’Abruzzo, Rosato da Primitivo di Manduria e Rosato da Negroamaro. Morbidezza e rotondità sono le parole d’ordine per ingentilire gli spigoli di questa piadina, insieme a freschezza e carattere per tenerle testa!

Conclusione: Un Episodio Imperdibile per i Wine Lovers

Questo episodio di OnWine è un vero e proprio viaggio attraverso i sensi, che combina la passione per il vino con l’amore per la buona cucina. Per gli appassionati alla ricerca dei migliori podcast sul vino, “OnWine in Alta Langa” rappresenta una tappa imperdibile, un’esperienza enogastronomica che arricchisce il palato e la mente. Va be’, ce lo diciamo da soli, ma mica significa che non sia vero!

Con l’Alta Langa DOCG come filo conduttore, questo episodio invita ad approfondire la tua conoscenza del vino e a sperimentare abbinamenti audaci e innovativi. Un appuntamento da non perdere per tutti i wine lovers che desiderano esplorare il vasto e affascinante mondo del vino attraverso le parole e le esperienze di esperti e appassionati.

Se hai apprezzato questo episodio dedicato all’Alta Langa DOCG speriamo che non perderai i prossimi.

*Immagine di Freepik