OnWine in Trentino: un viaggio enologico tra mostri e leggende

Benvenuti nell’episodio più avventuroso e saporito di OnWine: i vini del Trentino non sono mai stati così divertenti (e leggermente nerd). Immaginate di sedervi con un bicchiere di vino in mano, pronto a esplorare non solo i vini del Trentino ma anche ricette che sembrano uscite direttamente da un videogioco. Tommaso e Daria ci guidano attraverso un percorso che unisce vino, cultura e… mostri? Sì, avete letto bene. Preparatevi a un episodio che vi farà dire: “Ecco, ora posso davvero stupire alla prossima cena tra amici”.

Alla scoperta dei vini del Trentino

Quali sono i vini più famosi del Trentino?

Iniziamo il nostro viaggio enologico con una domanda da un milione di dollari (o meglio, di euro). I vini del Trentino sono come le gemme nascoste di una mappa del tesoro: Teroldego, Marzemino, Lagrein, Nosiola, e Müller Thurgau. Ogni sorso è un’avventura, un viaggio attraverso le valli incantate e le montagne imponenti che definiscono il paesaggio trentino. Tommaso, con la sua esperienza da sommelier, e Daria, con la sua curiosità insaziabile, ci svelano il carattere unico di questi vini, facendoci sentire come se stessimo degustando il Trentino stesso.

Un viaggio sensoriale unico

I vini bianchi del Trentino

Freschi, aromatici, e sorprendentemente complessi, i vini bianchi del Trentino sono come un soffio di aria fresca di montagna in una giornata estiva. La Nosiola e il Müller Thurgau ci portano in un viaggio sensoriale tra note floreali e fruttate, perfette per chi vuole scoprire la leggerezza e l’eleganza dei bianchi trentini.

I rossi robusti e raffinati

Per chi preferisce un viaggio più intenso, i rossi del Trentino non deludono. Teroldego, Lagrein, e Marzemino sono i compagni di viaggio ideali per chi cerca sapori profondi e ricchi di storia. Come racconta Tommaso, un sorso di Teroldego è come fare un tuffo nel passato, tra le tradizioni e le leggende delle terre trentine.

Un tesoro raro e prezioso: il vino santo trentino

Questo vino, un autentico gioiello della tradizione vitivinicola trentina, emerge non solo per la sua eccezionale dolcezza e complessità, ma anche per la sua storia e il metodo di produzione unico. Tommaso ci spiega che il Vino Santo è prodotto principalmente dal vitigno Nosiola, l’unico a essere coltivato esclusivamente in questa regione, che trova – grazie alle correnti calde dell’ora del Garda – il suo habitat ideale nella Val di Cembra.

La peculiarità di questo vino deriva dal processo di appassimento delle uve, che sono lasciate essiccare su graticci fino alla Settimana Santa, momento in cui inizia la fermentazione. Questo lungo periodo di attesa permette alle uve di concentrare zuccheri, aromi e sapori, creando un vino dal gusto ricco e stratificato, capace di raccontare storie di terra e tradizione. Il Vino Santo Trentino si distingue per le sue note di frutta secca, miele, e spezie, con un retrogusto che sa di storia e di passione vitivinicola.

È anche un vino che in particolari condizioni può essere attaccato dalla botritys cinerea: la muffa nobile che accelera la disidratazione degli acini e la concentrazione degli zuccheri, regalando al vino che verrà ulteriore ricchezza sensoriale.

Tommaso sottolinea come il Vino Santo rappresenti una vera e propria esperienza sensoriale, un viaggio nel tempo che riporta alla mente le antiche pratiche di vinificazione e il legame indissolubile tra l’uomo e la sua terra.
L’abbinamento ideale? Un formaggio erborinato: tendenza dolce, tendenza amarognola, piccantezza, tanta aromaticità. Gorgonzola e vino santo trentino è un abbinamento sorprendete per i più e di grandissimo godimento.

L’Incontro tra vino e videogiochi

La zuppa di mostro

Il momento clou di questo episodio è senza dubbio l’incredibile fusione tra il mondo dei vini e quello dei videogiochi. Grazie alla creatività di Ace e Huyga, host del podcast Enciclopedia dei videogiochi, scopriamo una ricetta ispirata a The Legend of Zelda: la zuppa di mostro. Sì, avete capito bene. Una zuppa che trasforma ingredienti semplici come cavolo rosso, cipolla rossa, latte e mela in un piatto degno di un eroe di Hyrule. E quale vino abbinare a una tale pietanza? Tommaso ci sorprende proponendo un Lagrein rosato, in perfetta concordanza cromatica e di gusto con la nostra zuppa di mostro.

Oltre il Calice: L’Impegno del Consorzio

Un episodio così ricco non potrebbe concludersi senza un accenno all’importante ruolo del Consorzio di tutela dei Vini del Trentino. A darci uno sguardo più approfondito su queste attività è stata Valentina Voltolini, responsabile comunicazione del consorzio, che con passione e dedizione ci ha portati dietro le quinte dell’enologia trentina e ci ha raccontato l’importanza di conoscere non soltanto il vino, ma le cantine e i produttori. E ci ha anche spiegato come muoverci tra le valli meravigliose del trentino, senza la bussola ma usando la forma a farfalla della regione.

Conclusione: Un Brindisi alla Fantasia

Chi avrebbe mai pensato che vino e videogiochi potessero andare così d’accordo? Questo episodio di OnWine ci ha portati in un viaggio indimenticabile attraverso i vini del Trentino, dimostrando che la passione per il buon vino può trovare spunti creativi anche nei luoghi più inaspettati. Grazie a Tommaso e Daria per averci guidato in questa avventura enogastronomica, ricordandoci che a volte basta un po’ di fantasia per trasformare una cena tra amici in un’epica quest enologica.